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La RESISTENZA PSICOLOGICA e la MAGIA DELL'ABBANDONO 2 - Il pianto come espressione catartica del sé


Una delle manifestazioni (sempre) più frequenti, in seguito o durante una sessione di massaggio, è il PIANTO. Il pianto è l'espressione emotiva della resa: piangere scioglie la tensione che tiene la tristezza e la sofferenza legate al corpo. La maggior parte delle persone hanno paura di piangere perchè hanno paura di perdere il controllo: in realtà chi ha paura di perdere il controllo non ha nessun controllo perchè è controllato dalla paura.

Non basta esprimere le emozioni per "guarire" ma si deve sapere perchè si è pianto esprimendolo anche attraverso le parole in modo che mente e corpo siano integrati in un'autentica e affermativa espressione del sé.


Quando ciò accade, una parte di me è dispiaciuta nel sentire e nel vedere il vissuto doloroso ma un'altra parte gioisce profondamente per il fatto che quella sofferenza, quella tensione emotiva che era "trattenuta" nei muscoli e nei tessuti (limitandone il movimento e l'espressione), è stata liberata lasciando spazio alla gioia e alla calma. Anche l'espressione del viso della persona è più aperta, distesa e radiosa a conferma dell'avvenuta "catarsi" emozionale.


Alexander Lowen (creatore della terapia Bioenergetica) racconta in modo molto esplicativo la sua personale esperienza:

"mi ero reso conto che la mia schiena era sollevata, arrotondata e contratta. Un giorno, mentre me la facevo massaggiare, spiegai al massaggiatore che attribuivo la tensione alla rabbia repressa. Allora mi venne spontaneo dire 'non debbo più arrabbiarmi'. Dicendo queste parole ebbi la sensazione che all'interno della schiena 'cadesse' qualcosa. Mi sentii più diritto e più libero, come se mi fossi tolto un peso. Avevo eliminato in qualche modo la rigidità e il controllo che mi limitavano la vita."


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