Le Discipline Analogiche in un’efficace sintesi, sono l’arte del saper comunicare con sé stessi e con gli altri. Rappresentano l’ultimo traguardo della ricerca nella comprensione dei bisogni umani e delle caratteristiche delle diverse personalità.
Le Discipline Analogiche sono anche un prezioso strumento per l’attivazione delle energie vitali inconsce o inespresse.
Scoperte ed elaborate verso la fine dagli anni ‘70 dallo psicologo romano Stefano Benemeglio, hanno sempre avuto come obiettivo principale il raggiungimento del benessere personale e relazionale.
Si entra nel mondo analogico innanzitutto con la scoperta della comunicazione non verbale. La parola in termini percentuali, rappresenta solo una delle componenti del linguaggio globale, che è invece costruito su una composita e variegata serie di modalità espressive mediante le quali la persona esprime messaggi ed emozioni di ogni genere.
La comunicazione non verbale (analogica) è l’insieme di sistemi comunicativi emozionali che fa di un segno, un gesto, un comportamento, un potente strumento di comunicazione che, se ben gestito, risulta molto efficace nelle relazioni con se stessi e con gli altri.
La comunicazione non verbale non mente mai, dice sempre la verità! E l’aver scoperto una connessione tra gestualità inconscia e parte emotiva, rappresenta una vera e propria innovazione di portata storica. Da qui prende corpo il pensiero secondo il quale, se la persona è governata dalle proprie emozioni, può anche essere quindi in grado di gestirle, consentendo l’elaborazione di una strategia comportamentale tarata adeguatamente per ogni rapporto personale o interpersonale.
La scoperta dei simbolismi comunicazionali Asta, Cerchio e Triangolo, ha invece sviluppato negli anni la conoscenza delle 16 Tipologie di personalità emotiva. Sono il secondo ambito di conoscenza del nostro percorso. Vedremo come l’origine della nostra emotività, le nostre preferenze relazionali, così come i nostri limiti o attitudini emotive con i relativi condizionamenti subiti, dipendano in origine essenzialmente dalle modalità
relazionali impostate con i nostri genitori e con l’ambiente parentale.
La conoscenza di base sulle Tipologie di personalità emotiva, permette innanzitutto di comprendere quali caratteristiche emotive condizionano e forgiano la nostra persona, consentendoci però anche di aprire immediati ed efficaci canali comunicativi con gli altri, favorendo l’empatia e lo scambio reciproco. Se i simboli sono una condensazione rappresentativa di un’idea, di un oggetto, di una persona, la comunicazione simbolica ne è l’espressione comunicativa che permette di individuare la tipologia comportamentale di ognuno e con essa i relativi tipici atteggiamenti, rappresentando un incredibile strumento, insieme alla comunicazione non verbale, per avere accesso all’emotività altrui e alle sue “verità nascoste”.
Con l’aiuto del “negoziato con l’inconscio” si sperimenta la capacità di utilizzare uno strumento pratico di auto-benessere, da utilizzarsi in ogni necessità di vita quotidiana, in ogni circostanza emozionalmente importante.
Con l’ausilio e il sostegno di un recente libro dell’autore Vanni Ligasacchi, dal titolo: “Il punto G dell’anima – viaggio dentro le emozioni a tu per tu con il bambino interiore”, il percorso conoscitivo di base e l’approccio alla materia viene reso più facile e comprensibile al grande pubblico.
Si tratta quindi di apprendere e conservare per sempre con sé, una serie di strumenti capaci di aiutarci nella comunicazione con se stessi e con gli altri al fine di gestire funzionalmente le emozioni che stanno alla base del rapporto interpersonale.
Durante il percorso impareremo a:
conoscere il linguaggio non verbale del corpo, dei gesti, dei segni;
la comunicazione verbale, para verbale e non verbale;
riconoscere i segnali di rifiuto, di tensione e di gradimento relativi alla comunicazione non verbale;
riconoscere la congruenza delle parole dette rispetto alla verità del sentire, nostra e dei nostri interlocutori;
conoscere la comunicazione emotiva dei nostri bisogni e desideri inconsci finalizzata alla loro efficace gestione;
identificare le tipologie comportamentali riconducibili alle figure parentali, costitutive del vissuto emotivo ed esperienziale, attraverso il simbolismo comunicazionale sintetizzato nelle forme geometriche dell’Asta, Cerchio e Triangolo;
conoscere le tecniche di relazione attraverso la comprensione delle tipologie di personalità emotiva, con percorsi personalizzati di gestione delle situazioni;
conoscere le esigenze emotive attraverso l’analisi dei punti distonici;
conoscere la chiave di accesso all’inconscio;
apprendere i concetti alla base della retta del benessere benemegliana;
gestire le emozioni negli ambiti delle relazioni significative: familiari, affettive, lavorative e relazionali.
Vanni Ligasacchi, operatore delle Discipline Analogiche Benemegliane, è laureato in Sociologia. Dichiara di non essere un Medico, nè uno Psicologo nè uno Psicoterapeuta e che tutti i temi ed i contenuti trattati nel percorso base sulle discipline analogiche sono presentati con finalità esclusivamente didattiche e formative. Pertanto tale percorso didattico non comporta terapie,
prescrizioni, diagnosi, contatto fisico, consigli o trattamenti di tipo medico, psicologico o psicoterapeutico e non intende sostituirsi ad essi, sottolineando che tale percorso è circoscritto alla comunicazione verbale e non verbale interattiva.
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